Entropia è un progetto di musica elettronica alquanto articolato che va dalla techno alla sperimentazione, quale strumentazione utilizzi?
Uso principalmente una Yamaha DTX 750K una batteria elettronica a pad molto versatile. Tranne che sul pad cassa, gli altri pad hanno tutti tre zone differenti su cui puoi memorizzare suoni interni ed esterni, questo ti consente di avere a disposizione un notevole arsenale di possibilità sonore diverse. Inoltre tramite i collegamenti MIDI & USB si può interfacciare con moduli e sintetizzatori o con un computer e usare i programmi musicali preferiti oltre a usare campioni wav in quantità illimitata. Sono così in grado di usare la batteria come controller anche per parti melodiche e loop oltre che in maniera tradizionale. Grazie a Entropia, e alla nuova tecnologia, sono tornato a usare con soddisfazione una batteria elettronica a pad, sono stato tra i primi a usare una Simmons, quella con i pad vetrosi duri come il marmo, una DDrum, con cui registrai l'intero demo dei Divae, e successivamente Roland, compreso l'Octapad. Comunque all'occorrenza continuo sempre ad usare la cara, vecchia batteria acustica.
Nella musica elettronica ormai non si usano più suoni convenzionali di
batteria, che tipo di suoni prediligi?
É vero, anche se continuo a sentire in parecchie produzioni le immortali
Roland 808 e 909 o i classici suoni delle prime Simmons. Preferisco usare suoni
particolari che trovo qua e la e modifico personalmente oppure campiono
direttamente, uso anche suoni di videogames, trattati e opportunamente
stravolti. Mi baso molto sul brano che sto suonando e di conseguenza cerco di
inserire i suoni più giusti, secondo me, che si integrano meglio nel contesto
aiutando il discorso musicale e ritmico. Su "Connections To The
World", l'ultimo lavoro di Entropia Techno Department, ho usato svariati
suoni bizzarri che vanno da scariche elettriche e portoni che sbattono fino a metallofoni
industriali e frasi estrapolate da esecuzioni di Stockausen. Molto
divertente.
Entropia Techno Department è un progetto di Entropia specificatamente
orientato al dancefloor, pur avendo la sua originalità, come si inserisce il
tuo drumming sulla "cassa dritta"?
Senza troppi danni, nel senso che non fatico molto a suonare sullo
spietato click, il bpm a velocità di curvatura o a doppiare la cassa per tutto
il brano senza finire con i crampi al polpaccio. Il suonare sulle sequenze poi,
arricchendo le parti ritmiche con percussioni elettroniche e a volte anche
improvvisando, da una spinta ulteriore a tutta l'esecuzione, specialmente live,
e conferisce in qualche modo una maggiore "umanità" alla performance.
Oltre a suonare, ti interessi anche di grafica per Eclectic Productions?
Sì, stiamo effettuando un restyling totale per quanto riguarda web
pages, loghi, gadgets e immagini fino al biglietto da visita per rendere tutto
più semplice, diretto e leggibile, mi sembra importante, specialmente per i
siti ufficiali e social, dato che adesso a chi naviga sembra mancare il tempo
da sotto i piedi e tende a fare zapping anche sul web come fa già per i
programmi televisivi. Sto realizzando tutte le copertine per le nuove
produzioni, tre sono già visibili sui siti; il nuovo Amptek "Altered
States Of Mind", Entropia and Nicola Alesini "Live in
Calcatronica" e Entropia Techno Department "Connections To The
World".
Dove si possono vedere i tuoi lavori grafici? Ci sono dei siti?
Sono ospitato saltuariamente da Nelson Medina su www.revolutionartmagazine.com
una bella rivista online di arti grafiche, musica e modelle fantastiche, ogni
numero è incentrato su un diverso tema. Ho raccolto le varie uscite a cui ho
partecipato e altri lavori su www.glossom.com/ugovantini
la mia pagina su un portale che è una vetrina contemporanea per artisti che
spaziano dalla pittura e la fotografia fino al design. Altre cose sono sparse a
pioggia nei miei vari siti.
Quale legame vedi fra la musica di Entropia e il tuo passato di
batterista rock-prog?
In
realtà ci sono molte cose che ci accomunano. Per esempio Amptek ha militato in
gruppi che possono rientrare di diritto in questa definizione, che non ho mai
amato, e la musica di Entropia, così aperta a contaminazioni di varia natura
musicale espone nei suoi caratteri e collaborazioni talmente tante influenze
passate e contemporanee che più progressive di così non si può, anche se
eclectic è il termine che preferisco.
D'altronde, se ci rivolgiamo ai gruppi
del passato, era normale inserire nello stesso genere o filone i King Crimson e
gli Area o i Gentle Giant e i Van Der Graaf Generator seppure per me restano
realtà musicali lontane e ben distinte tra loro.
Non mi sono mai considerato un
batterista strettamente rock-prog, ma solo un batterista al servizio della
musica che sta interpretando. Quando ero sul palco con i Twin Dragons ero un
bluesman, con ETD una drum machine, con Entropia tutto ciò che l'estro del
momento e della composizione richiede, certo, sempre con qualche sana rullata
ispirata da Bruford infilata qua e la.
Entropia sta effettuando numerose collaborazioni, l'ultima delle quali
con Nicola Alesini, quali sono le previsioni per il 2015?
Ho una profonda stima per Nicola Alesini che trovo un musicista
eccezionale anche per l'uso dell'elettronica che applica con intelligenza ai
suoi strumenti. La recente esperienza al Meeting delle Etichette Romane
Indipendenti è stata molto interessante anche perchè non era facilissimo
inserirmi in tracce che all'origine non prevedevano parti percussive e penso
che il risultato finale sia stato positivo per tutti. Per cui intendiamo
sviluppare il live per proporlo al più presto in altri spazi. In previsione c'è
anche una collaborazione con Bob Salmieri, il leader di Milagro Acustico, che
si concretizzerà con l'uscita di "Radio Samarcanda" dove misture
avvolgenti di tessuti sonori fiabeschi dai sapori arabi si misceleranno con
sonorità più acide ed elettroniche, lo trovo un lavoro molto intrigante e spero
che piaccia anche a chi non ascolta solo musica etnica e ambient.
Quali altri progetti musicali stai seguendo parallelamente ad Entropia?
Ci
sono gli Ezra Winston che tramano nell'ombra un nuovo lavoro, sempre però con i
loro tempi biblici. Nel 2014 è uscita una compilation per Sony\ BMG dove c'è
"Call Up", un brano inedito registrato con la nuova formazione nel
quale suono io. Collaboro sempre volentieri con Mauro Tiberi, quando non è
troppo preso da seminari e conferenze sulla voce. Infine i VU Meters ridotti a
duo dopo la defezione di Fabrizio Santoro. Io e Stefano Pontani alla chitarra
abbiamo progettato un ideale seguito a "Dark City" al quale stiamo
lavorando in studio. Sarà sempre musica basata sull'improvvisazione eclettica,
per usare un termine che mi piace, e uscirà sicuramente per Eclectic
Productions