venerdì 18 novembre 2011

ENTROPIA: Eclectic Surrealism

ENTROPIA: Eclectic Surrealism http://www.cdbaby.com/AlbumDetails.aspx?AlbumID=entropia4 Entropia, ensemble presente sulla scena dal 1996, ha al suo attivo innumerevoli lavori nei quali integra l'elaborazione elettronica del suono alla convergenza fra differenti influenze musicali. Il precedente segmento della ricerca sonora di Entropia si era soffermato sulle possibilità di riattualizzare in una modalità formale figlia dell’era del digitale una serie di idee musicali provenienti dalla colonna sonora italiana degli anni 70, accompagnata da una rimodulazione visiva di frammenti provenienti dalle pellicole originali deformate da uno sguardo personale espressione delle possibilità manipolative dell’immagine digitale disincagliate dall’originario contesto narrativo. Il fulcro dell’elaborazione visiva del periodo “cinedelico” di Entropia era la scomposizione del movimento e del colore. “Eclectic Surrealism” è il lavoro nel quale Entropia affronta l’esplorazione della dimensione del sogno e dell’inconscio attraverso un’interpretazione sonora di alcune realizzazioni visive del surrealismo e del dadaismo. I brani di questo lavoro, infatti, sono stati realizzati come colonne sonore di altrettante pellicole surrealiste firmate da alcuni dei più importanti autori dell’avanguardia dei primi anni del ventesimo secolo: Man Ray, Fernand Leger, Marchel Duchamp e Renè Clair. Il ruolo di ricerca sul linguaggio cinematografico svolto dalle avanguardie durante il XX secolo ha forti affinità sulle direzioni che il linguaggio audiovisivo ha intrapreso nell’era del digitale. Mentre il cinema istituzionale, legato al sistema industriale, inaugurato dai Lumière, intraprendeva un percorso formale che lo legava alla dimensione narrativa e al realismo, le avanguardie ampliando le sperimentazioni già intraprese nell’era della cronofotografia si inoltravano in nuovi territori nei quali la cattura e la riproduzione del movimento erano connesse alla raffigurazione dell’invisibile e dell’impercettibile. Questi film sono frutto di un periodo in cui le avanguardie provenienti da altre forme espressive, letteratura, pittura, musica si propongono di destrutturare il linguaggio cinematografico attraverso i risultati perseguiti dalle innovazioni e dalle idee già messe in atto in queste altre forme artistiche. La rivoluzione digitale ha messo nuovamente in discussione le forme e i modi di espressione, produzione e fruizione del materiale audiovisivo, facendo riemergere alcune delle soluzioni ipotizzate nel pre-cinema analogico e dalle avanguardie storiche, in questa situazione di rivoluzione linguistica la musica elettronica trova in questi esperimenti un terreno limitrofo. “Eclectic Surrealism” si pone all’interno di questa dicotomia fra passato e presente, ove i linguaggi sperimentali di un secolo fa riescono a coesistere con le innovazioni espressive frutto dell’era digitale.
Ballet mécanique (Fernand Léger) 1924 Anemic Cinema (Marchel Duchamp) 1926 Entr’acte (Renè Clair) 1924 Retour à la raison (Man Ray) 1923 L'Étoile de mer (Man Ray) 1928